La polenta nella musica

Le canzoni popolari sulla Polenta

Tra queste a nostro modesto avviso la più famosa e rappresentativa delle difficoltà che le generazioni che ci hanno preceduto avevano nel procurarsi il mangiare quotidiano e come questo rappresentasse un pensiero ed un desiderio primario, vi è sicuramente “La Mula de Parenzo“.

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“LA MULA DE PARENZO” è una canzone molto nota nella cultura popolare dell’Italia settentrionale e del Nord-Est in particolare. Testo e musica sono di autore anonimo.
Il termine “mula” in dialetto triestino sta ad indicare ancor ‘oggi “ragazza”.

Parenzo oggi Porec è una città croata situata sulla costa occidentale della penisola istriana. È uno dei maggiori centri turistici della costa croata. Di antiche origini romane, si è sviluppata attorno al porto protetto dall’isolotto di San Nicola (Sveti Nikola).

La pianta della città mostra ancora la struttura del castrum romano. La città presenta numerosi palazzi in stile gotico-veneziano conseguenza della lunga dominazione della Repubblica di Venezia, situazione che si protrasse dal 1267 per oltre cinque secoli.
Il complesso della Basilica Eufrasiana, risalente al V secolo ma ampliato nel VI sotto il vescovo dell’Impero bizantino Eufrasio, è il principale monumento di Parenzo, protetto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità dal 1997. Nel 1797 dopo la caduta della Serenissima fu per breve tempo tenuta dall’Impero d’Austria. Dopo la I Guerra Mondiale fu annessa con tutta l’Istria all’Italia.

Probabilmente è in questo periodo che questa canzone popolare venne composta. Il trattato di Pace di Parigi del 1947 dopo la fine della II Guerra Mondiale che vide l’Italia uscire sconfitta la assegnò definitivamente alla ex-Jugoslavia. Le persecuzioni dei comunisti di Tito (vedasi il dramma delle foibe) causò l’esodo massiccio della popolazione di lingua italiana lasciando la città nelle mani dei comunisti titini. La popolazione prima della guerra era in prevalenza di lingua italiana sino all’occupazione e alla conseguente annessione alla ex-Jugoslavia. La città ed i centri abitati del circondario erano popolati quasi esclusivamente da italiani, mentre nelle campagne era più consistente, ma sempre in minoranza, l’elemento slavo. Nel 1910, secondo il censimento austroungarico, Parenzo città era abitata per poco meno del 100% da italiani. Oggi la sua popolazione, circa 7.600 persone, risulta composta da croati (75.4%), italiani (4.23%), serbi (3.24%) e albanesi (2.45%), secondo il censimento del 2001. La presenza della minoranza italiana nel comune della città di Parenzo resta abbastanza forte, tuttavia il bilinguismo è limitato alla doppia dicitura delle vie nella città. Le nuove generazioni, pur mantenendo viva la lingua e la cultura italiana in città, tendono a non identificarsi più come “italiani” bensì come “croati di lingua italiana”.

Tornando alla nostra canzone “La mula de Parenzo” esistono della stessa più versioni. Noi qui sotto riportiamo il testo delle due versioni più diffuse. In verità la seconda versione si compone di sole tre strofe, di cui una inedita e di un ritornello mancante nella prima…
Per concludere una curiosità a riprova dell’intimo connubio tra la città di Parenzo/Porec con il mondo succulento della polenta; durante le festa del Patrono, San Mauro che viene festeggiata il 21 Novembre si svolge una divertente gara gastronomica aperta a tutti gli chef, stranieri compresi : “Le Polentiadi”, una sorta di olimpiadi della cucina in cui la polenta of course, è la principale protagonista!!!

“La mula de Parenzo”

Testo: Anonimo
Musica: Anonimo

La mula de Parenzo
ga messo su botega
de tutto la vendeva
de tutto la vendeva.
La mula de Parenzo
ga messo su botega
de tutto la vendeva
fora ch’el bacalà
perchè non m’ami più.
Me piase i bigoli co le luganeghe (strofa aggiunta in seconda versione)
Marieta damele col canapè
Marieta damele per carità
Marieta damele per carità.
Me piase i bigoli co le luganeghe
Marieta damele col canapè
Marieta damele per carità
per carità.

Tutti mi chiamano bionda (strofa aggiunta in seconda versione)
ma bionda io non sono.
Porto i capelli neri
porto i capelli neri.
Tutti mi chiamano bionda
ma bionda io non sono.
Porto i capelli neri
sinceri nell’amor
perchè non m’ami più.

Rit. Me piase i bigoli co le … (strofa aggiunta in seconda versione)

La mia morosa vecia (strofa presente in prima versione)
la tengo per riserva
e quando spunta l’erba
e quando spunta l’erba.
La me morosa vecia
la tengo per riserva “
e quando spunta l’erba
la mando a pascolar
perchè non m’ami più.

Rit. Me piase i bigoli co le …. (strofa aggiunta in seconda versione)

La mando a pascolare (strofa presente in prima versione)
nel mese di settembre
e quando vien novembre
e quando vien novembre.
La mando a pascolare
nel mese di settembre
e quando vien novembre
la vado a ritirar
perchè non m’ami più.

Rit. Me piase i bigoli co le …. (strofa aggiunta in seconda versione)

La mando a pascolare (strofa presente in prima versione)
insieme alle caprette
l’amor con le servette
l’amor con le servette.
La mando a pascolare
insieme alle caprette
l’amor con le servette
non lo farò mai più
perchè non m’ami più.

Rit. Me piase i bigoli con le …. (strofa aggiunta in seconda versione)

Se il mare fosse de tocio
e i monti de polenta
o mamma che tociade
o mamma che tociade.
Se il mare fosse de tocio
e i monti de polenta
o mamma che tociade
polenta e bacalà
perchè non m’ami più.

Rit. Me piase i bigoli co le …. (strofa aggiunta in seconda versione)

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